La Calvizie Androgenetica, sia che interessi gli uomini sia che colpisca le donne, è sempre vissuta con un senso di disagio da chi ne è colpito; ciò si ripercuote sull’autostima del soggetto che diminuisce in progressione con la severità di questo fastidioso inestetismo. La terapia medica sia assunta per via orale che topica può essere di supporto rallentando il processo e rinforzando il capello che diviene più spesso riacquistando di conseguenza un potere coprente maggiore. Ciò però è valido fino a quando si assumono questi prodotti in maniera costante e regolare; alla sospensione si ha inevitabilmente una regressione con perdita dei risultati raggiunti. Ad oggi l’unica terapia in grado di dare risultati sicuri e definitivi è quella chirurgica e tra le varie tecniche l’autotrapianto di bulbi piliferi è di gran lunga la soluzione più naturale e sicura.
Questa metodica, messa in atto per la prima volta negli anni cinquanta, nel corso degli anni ha subito un’evoluzione straordinaria tanto che allo stato attuale ci consente di ottenere dei risultati assolutamente naturali e definitivi. Ciò è stato possibile in quanto si è riuscito a ridurre al massimo le dimensioni degli innesti tanto che già da alcuni anni si riescono a trapiantare vere e proprie unità follicolari (innesti cioè costituiti da uno-due bulbi).
I capelli trapiantati, prelevati dalla regione occipitale (posteriore) e dalla tempie (zone mai interessate dalla caduta in quanto i bulbi presenti sono indifferenti all’azione ormonale), vengono innestati nelle zone impoverite dalla caduta; essi mantengono la loro insensibilità all’ormone androgeno riprendendo la crescita come se fossero rimasti nella sede d’origine.
L’intervento si effettua ambulatoriamente in anestesia locale con assistenza anestesiologica; tecnicamente l’intervento consiste nel prelievo di una striscia di cuoio capelluto dalla zona donatrice che viene immediatamente sezionata in microinnesti da trapiantare (nella stessa seduta) nelle zone interessate dalla calvizie. Il paziente a fine intervento ritorna a casa con un leggero bendaggio che verrà rimosso il giorno dopo; nei tre giorni successivi sarà presente un modesto gonfiore da edema che si risolverà spontaneamente. Le piccole crosticine che nel frattempo si sono formate in sede d’innesto andranno a cadere nel giro di una decina di giorni lasciando un lieve rossore che regredirà anch’esso nelle settimane successive.
I capelli trapiantati, dopo un periodo di latenza della durata di circa tre mesi cominceranno a crescere, non tutti insieme (rispettando la crescita a mosaico come avviene naturalmente anche nei capelli non trapiantati), ad una velocità di circa un centimetro al mese (anche questa fisiologica); si può affermare che intorno al sesto mese saranno cresciuti circa il 60% dei capelli trapiantati, mentre per ottenere il risultato definitivo si dovrà aspettare all’incirca un anno.
Saranno capelli con caratteristiche uguali a quelli rimasti in sede donatrice, molto più corposi di quelli preesistenti, ma soprattutto avranno mantenuto la caratteristica di durare per tutta la vita in quanto geneticamente determinati. Concludendo l’Autotrapianto capelli e quindi di bulbi piliferi rimane l’unico vero rimedio a quel fastidiosissimo inestetismo che va sotto il nome di alopecia androgenetica.
Il chirurgo plastico Luigi Sala, esegue interventi di chirurgia plastica come l'autotrapianto dei capelli nella regione Calabria, richiedi informazioni gratuite al Dottore in merito a questo tipo di intervento.